top of page
Search

Nuove Linee Guida 2022 ESVS sull’arteriopatia dei tronchi sovra-aortici



Pubblicato dall’ESVS le nuove linee sulla gestione dell’arteriopatia dei TSA.

Interessante e completo aggiornamento sulla diagnosi, il trattamento medico e chirurgico della stenosi delle arterie carotidi e vertebrali.

Molti diagrammi da tenere sottomano con snodi decisionali sulla terapia e sulle indicazioni all’intervento in presenza di comorbilità come la cardiopatia ischemica in attesa di bypass.

Ribadite alcune conferme importanti come “non cercare e non aggredire la stenosi asintomatica”, e alcune novità come “non pensare di trattare la stenosi carotidea per rallentare il declino cognitivo”, anche se dal confronto tra terapia medica e terapia chirurgica non compare ancora un chiaro vincitore, per ora.

Possibili vantaggi l’intervento per stenosi asintomatica si intravedono solo in presenza di fattori rischio aggiuntivi (infarti cerebrali silenti, placca instabile, progressione di stenosi) ed una spettanza di vita di almeno cinque anni.

Un altro campo dove in pausa bisturi e stent è la stenosi vertebrale, anche sintomatica, per l’eccesso di complicanze post-intervento.

La terapia antiaggregante con ASA nella stenosi asintomatica non candidata ad intervento ha un grado di evidenza ancora basso.

Mentre è forte la raccomandazione dalla doppia anti-aggregazione nei pazienti con stenosi carotidea sintomatica per almeno 3 settimane, per poi proseguire con solo clopidogrel o ASA e dipiridamolo.

Un imaging sospetto per trombo flottante su stenosi carotidea sintomatica richiede terapia anticoagulante in attesa di intervento e rappresenta una controindicazione alla trombolisi.

Altro bel capitolo trattato è la compresenza di fibrillazione atriale e stenosi carotidea, in questi casi è imperativa una discussione multidisciplinare per capire chi è il colpevole dell’ictus per il trattamento più appropriato.


Resta controindicato lo screening per stenosi carotidea nella popolazione generale, mentre in popolazioni a rischio cardiovascolare moderato può essere indicato per ottimizzare il controllo dei fattori di rischio e ridurre morbilità e mortalità.

Sono scaricabili gratuitamente dal link sottostante.



80 views0 comments
bottom of page